Negroamaro
Certe parole hanno un suono antico, che attraversa il tempo e le lingue. Niger Mavros è così: due parole che significano la stessa cosa – “nero” – in latino e in greco. Due civiltà che si sono incontrate mille volte nel cuore del Mediterraneo, proprio come questo vitigno, il Negroamaro, che ha assorbito nei secoli la luce e le ombre della nostra terra.
Questo vino nasce da una visione semplice ma radicale: raccontare il Negroamaro così com’è. Senza legno, senza travestimenti, senza mediazioni. Solo acciaio, per custodire intatti i profumi e la freschezza di un’uva che non ha bisogno di orpelli per farsi ricordare.
Al naso è diretto, autentico: prugna matura, erbe della macchia, un accenno di grafite. In bocca ha il passo sicuro del vino quotidiano che non rinuncia alla profondità: tannini misurati, una beva scorrevole ma mai banale, una chiusura asciutta che invita al secondo sorso.
Niger Mavros non è un nome inventato per fare scena. È una dichiarazione di intenti. È il nostro modo di tornare all’origine, quando il Negroamaro era il vino di tutti i giorni, quello che si portava a tavola senza pensarci troppo, ma che sapeva parlare al cuore.
Un rosso contemporaneo, ma con la memoria ben salda. Un vino che non ha bisogno di spiegazioni: basta assaggiarlo per capire da dove viene.
Scheda tecnica
- CLASSIFICAZIONE Puglia IGP
- UVE Negroamaro
- ALLEVAMENTO Spalliera potata a cordone speronato
- EPOCA DI VENDEMMIA Metà settembre
- VINIFICAZIONE Dopo la diraspatura e la pigiatura, il mosto rimane in macerazione con le bucce per circa 5-7 giorni. La temperatura di fermentazione viene mantenuta entro i 22-24°C
- AFFINAMENTO In serbatoio d’acciaio fino all’imbottigliamento
- INVECCHIAMENTO Vino pronto, con delicate evoluzioni olfattive nei successivi 2-3 anni, a cui seguono evoluzioni gustative orientate alla diminuzione della componente tannica
- SERVIRE A 16°C
Note di degustazione
COLORE
Rosso rubino brillante con riflessi violacei, espressione di giovinezza e autenticità varietale.
NASO
Intenso ma composto, con sentori di ciliegia matura, prugna, violetta e lievi note di pepe nero. Emergono accenni erbacei e una sfumatura minerale che richiama la terra rossa salentina.
PALATO
L’ingresso è diretto e scorrevole, con una freschezza ben calibrata e tannini presenti ma gentili. Il sorso è sapido, agile, coerente col naso. Chiude con una piacevole nota amaricante tipica del vitigno. È la versione più sincera e quotidiana del Negroamaro, capace di raccontare la sua anima più pura.
Abbinamenti gastronomici
Fresco, schietto e di grande bevibilità, questo Negroamaro è perfetto per accompagnare piatti rustici, saporiti ma non troppo strutturati. La sua freschezza e leggerezza tannica lo rendono adatto a preparazioni semplici ma ricche di gusto.
Ottimo con zuppe di legumi, frittate alle erbe, torte salate, pollo al forno, pasta con sugo di pomodoro fresco o con melanzane.
Nella cucina salentina trova affinità con la carne di cavallo in umido, la parmigiana di melanzane, le sagne ncannulate al sugo o le polpette di pane fritte. Si esprime bene anche con piatti di tradizione contadina come fave e cicoria o pezzetti di cavallo al sugo.


















