Teresa Manara Primitivo
Da oltre trent’anni raccontiamo la nostra visione del Primitivo. Un vitigno che ha reso celebre la Puglia nel mondo e che per noi è diventato un percorso: fatto di studio, di ascolto e di interpretazioni diverse, tutte fedeli alla sua anima più autentica.
Nel tempo abbiamo imparato a conoscerlo in ogni sfumatura. A coglierne la doppia natura: da un lato floreale, speziata, immediata; dall’altro potente, profonda, austera. Il nostro Primitivo nasce in prevalenza nell’area classica tra lo Ionio e l’entroterra tarantino, una zona di confine in cui il vitigno riesce a coniugare forza e grazia, struttura e tensione.
Il Teresa Manara è la sintesi di questo cammino. Non cerca di stupire, ma di raccontare. Le uve provengono da vigneti selezionati e sono vendemmiate a piena maturazione. La vinificazione è rigorosa, l’affinamento in barrique mai invasivo. Il risultato è un rosso complesso, capace di coniugare frutto e spezie, calore e freschezza, intensità e dettaglio.
Nel calice si esprime con eleganza. Al naso, note di amarena, pepe nero, tabacco e legni dolci. In bocca, struttura e avvolgenza si fondono con equilibrio, sostenute da tannini levigati e da una freschezza che sorprende.
È stata l’ultima dedica a Teresa, in ordine di tempo, dopo lo Chardonnay e il Negroamaro. Un modo per chiudere un cerchio, scegliendo il vitigno forse più emblematico del nostro Sud. Anche qui, c’è qualcosa del suo carattere: una presenza ferma ma discreta, una forza che non ha bisogno di imporsi. Un vino che riflette la nostra idea di qualità: tempo, misura, profondità.
Scheda tecnica
- CLASSIFICAZIONE Salento IGP
- UVE Primitivo
- ALLEVAMENTO Alberello e spalliera potata a cordone speronato
- EPOCA DI VENDEMMIA Tra la fine di agosto e la prima decade di settembre
- VINIFICAZIONE Fermentazione a temperature variabili fra 22 e 26°C, con 8–12 giorni di macerazione, delestage giornalieri nei primi 4–5 giorni e delicata bagnatura del cappello
- AFFINAMENTO A fermentazione malolattica ultimata, il vino sosta in barriques in un classico assemblaggio di legno francese nuovo, di secondo e di terzo passaggio, e una piccola percentuale di legno americano
- INVECCHIAMENTO Pronto, con capacità di evoluzione di durata non inferiore a 5 anni
- SERVIRE A 18°C
Note di degustazione
COLORE
Rosso rubino fitto e luminoso, con leggere sfumature granate che ne anticipano la complessità.
NASO
Ampio e stratificato: ciliegia sotto spirito, prugna matura, frutti di bosco scuri. Le note speziate – pepe nero, chiodi di garofano – si intrecciano con accenti di liquirizia, vaniglia e una delicata tostatura. Emergono anche nuance di tabacco dolce e cacao.
PALATO
Corposo, vellutato, con tannini morbidi e ben integrati. La componente alcolica è importante ma bilanciata da una freschezza sorprendente. Il finale è lungo, armonico, con ritorni di frutta e spezie. Un Primitivo maturo, che unisce densità e misura in un sorso coerente e raffinato.
Abbinamenti gastronomici
Strutturato ma equilibrato, questo Primitivo si sposa con piatti intensi, aromatici e dalla componente grassa o saporita ben presente. Perfetto per occasioni speciali e abbinamenti curati.
Ideale con tagli di carne succulenti come guancia brasata, agnello alle erbe, costolette di maiale glassate o paste al forno ben condite. Si abbina anche a formaggi stagionati e saporiti.
Nella cucina salentina trova espressione in piatti come i pezzetti di cavallo al sugo, l’agnello con patate e lampascioni, la parmigiana in versione ricca, o le sagne ncannulate con ragù di carne mista. Un vino che celebra il carattere profondo del Salento con eleganza e misura.


















